Translate

domenica 22 agosto 2010

GIAPPONE- una foto al giorno OEDO ONSEN MONOGATARI

Oedo Onsen Monogatari.
Entri, lasciando le scarpe all'ingresso..
paghi l'entrata..
e ti scegli lo yukata [kimono estivo di cotone] e l'obi [la fascia per legare il kimono]..
Ti denudi, e indossi l'indumento nipponico..


Tentando di seguire le istruzioni dettagliatissime del foglietto per stranieri idioti.. [e comunque con scarsi risultati...]
Dopodichè ti lanci nell'ignoto.
Nudo.
E con un asciugamano delle dimensioni di un tovagliolo di carta.
Il pudore ti assale e tenti di coprire quanto più ti è possibile..senza apparente successo, viste le dimensioni esigue del foglietto di spugna: o copri le parti intime, o copri il seno.
Dopo aver tentato inutilmente ogni possibile manovra con il suddetto asciugamanino, ti guardi attorno e ti rendi conto che sei l'unico che si fa scrupoli. Abbandoni quindi ogni reticenza, ti leghi l'asciugamano in testa e tenti di confonderti tra la folla...
[come se fosse possibile...^^']
E ti ritrovi nudo davanti ad uno specchio, seduto ad una postazione per il lavaggio del corpo, con del sapone, una doccetta ed un secchio. Non sia mai che il Giapponese educato entri sporco in una vasca comune!!
Solo dopo la disinfezione del corpo...si procede verso le vasche termali!
[attorniate da giapponesi curiose e nonnine preoccupate che ti chiedono "va tutto bene? posso aiutarti?"]
Le vasche a 40° sono a metà tra il piacevole e il disumano... Sono tuttora indecisa.. :D
Entri e ti sembra di dover perdere la prima pelle..o di poterne uscire solo una volta che la tua carne sia stata accuratamente bollita dai vapori e dall'acqua rovente.
Poi punti verso le vasche esterne, sperando di trovare refrigerio... Ma scopri che le rocce che le rivestono, sono a loro volta bollenti...
E cambi obiettivo, puntando verso delle mega-tinozze in cui sedersi singolarmente o in coppia per godere di un po' di privacy nudista.
E pure lì sei al caldo.
Tenti quindi l'approccio all'ultima vasca rimasta, senza capire perchè ci sia solo una persona immersa fino al collo, quando le altre vasche sembrano ripiene fino all'orlo di donnine giapponesi.
Non ci metti molto a stabilire perchè.
L'acqua è gelida. E dire "gelida" non rende lo shock provato nell'andarci incautamente dentro in un sol botto.
Quando raggiungi infine lo stato di  tako (polpo) bollito [o stai per svenire, nel mio caso] puoi/devi quindi puntare verso l'uscita e ritornare nello "spogliatoio interno" dove avevi lasciato le mutande. E tentare di ricomporti.
Ma in fondo non ti interessa troppo. Ormai sei giapponese pure tu. Stai bevendo latte/yogurt comprato al distributore automatico -si sa, non c'è nulla di meglio di una bevanda casearia dopo un bagno-, chiedi al vicino se puoi prendere pure tu il phon, usi le ciabattine comuni per entrare in bagno e le togli quando ne devi uscire per lasciarle a chi entra dopo di te, sorridi con aria ebete e compiaciuta mentre dimostri di saperti legare la cintura sopra al kimono e procedi con sicurezza tra le stradine delle terme -ormai padrone di casa-.
Segui quindi la ressa e ti trovi -sempre a piedi scalzi, meraviglioso!- in un giardinetto esterno..

..con un ponticello ornamentale piazzato nel nulla di cemento..
qualche giapponese giovane che fa il pirla [toh, ci sono pure lì] per far divertire gli astanti..
(anche se...più che fare i pirla, stavano solo esprimendo melodrammaticamente quella che era la pena provata da tutti nel tentare di camminare per il sentierino di sassi del massaggio plantare. Io stavo quasi per piangere, loro saltellavano ululando.)

Tenti nuovamente di mischiarti alla normalità giapponese, facendoti largo tra i vari tipi di pietre del sentierino..
quelle larghe e basse, quelle di media dimensione...quelle piccole, alte e aguzze..


finisci inevitabilmente con il farti un secondo bagno, mentre guardi con interesse la casetta sullo sfondo..
"pesci pedicure"...
e, nonostante l'idea di farti togliere la pelle morta dai piedi, da uno stuolo di pesciolini affamati ti faccia un po' paura [sì, pensavo a qualcosa tipo piranha, più che ad un cosino di 4 cm dall'aria tutt'altro che famelica] vorresti  provare...ma... pu!
più di un'ora di attesa!
disdetta! XD

ed allora esci..

e rientri nel salone centrale, tutto arredato per essere quanto più simile possibile alla vecchia Edo, la Tokyo di qualche secolo fa..


Tanti negozi, la manicure, souvenir shop..

L'intrattenimento per i mini-giapponesi..

E il "pic-nic" sotto la natura stagionale [qui momiji, gli aceri autunnali]..senza farsi mancare la birra!


..al momento di uscire?
Sei in pace con il mondo! :3

una peculiarità dei bagni pubblici e delle sorgenti termali giapponesi. Se hai tatuaggi, non puoi entrare.

[da wikipedia]
In giapponese i tatuaggi sono chiamati irezumi (ireru inserire sumi inchiostro nero) o horimono (horu inscrivere mono qualcosa); per precisare la tecnica tradizionale giapponese è detta "Tebori". L'irezumi in origine era praticato come mezzo punitivo (es. marchiatura per criminali, schiavi o prigionieri di guerra) ed era in contrapposizione con il tatuaggio a scopo decorativo chiamato gaman (che vuol dire pazienza). La nascita della cultura istruita e borghese, a partire dal XIX secolo, ha fatto evolvere il tatuaggio giapponese con disegni e stili unici che prendevano spesso spunto dalle decorazioni dei kimono, dagli abiti dei samurai o da abiti da cerimonia. L'irezumi ha la caratteristica di coprire spesso gran parte della superficie del corpo, anche se in genere sono escluse mani, piedi e testa. Il tatuaggio horimono nella sua forma attuale si è sviluppato a fine Ottocento, ed ha subito fasi alterne di popolarità, essendo stato proibito e riammesso nella legalità più volte. Era una decorazione tipica di quella fascia della società giapponese chiamata "mondo fluttuante", che comprendeva prostitute, giocatori d'azzardo, malviventi, piccoli commercianti, ma soprattutto era diffuso tra i pompieri, i mafiosi e i lavoratori di fatica; presso la classe "alta" ed i samurai era molto raro trovarne esempi.


..ossia..Se hai un tatuaggio, potresti essere yakuza -mafia- e quindi non puoi entrare.





2 commenti:

  1. Aiuto! Chiamate subito l'ASL che faccia dei controlli :D
    Mi pare poco igienico l'ambiente...
    Non prendono provvedimenti contro verruche e cose del genere?
    Intendo per la parte esterna del luogo, visto che per l'interno ho letto "disinfezione del corpo".
    O loro trasudano direttamente acido salicilico?

    RispondiElimina
  2. beh, ti muovi con i piedi asciutti, all'interno della struttura..
    A Jesolo c'è chi va a piedi scalzi pure nei bagni pubblici... ù_ù

    RispondiElimina