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domenica 21 agosto 2011

Commenti personali (più incasinati del solito)

1 e 36 di notte.
Arianna studia.
(no, non è vero, sono su internet a cazzeggiare tentare di scrivere una mail in giapponese..)

Credo di essere un tantino al limite..
Sto studiando giapponese, che già di per sé non è cosa semplice (prepararsi per l'esame di conversazione, imparare a memoria una quantità illimitata di caratteri con relativa lettura, imparare la terminologia accurata per poter tradurre -m**da, stavo dimenticando che devo pure esercitarmi con le traduzioni..-, e studiare un intero libro sulle regole avanzate per la buona stesura di un testo in lingua giapponese...).
Se ci aggiungiamo che, oltre a questa strage di materiale, ho pure da dare due esami di cinese (lingua a me estranea) abbiamo un quadro più esatto dello sforzo che il mio cervello deve sostenere..

Giapponese e cinese, come molti NON sanno, sono due lingue estremamente diverse.
Chiaro, hanno avuto un origine comune in quanto il primo cinese che ha disegnato un omino per rappresentarsi ha segnato l'inizio della tradizione della scrittura in caratteri che è poi stata adottata anche in Giappone..MA...è solo l'origine che hanno avuto in comune!
Le due tradizioni orali, le due lingue erano completamente diverse (!!!) e i caratteri nati per la lingua cinese sono stati adattati, rivisti, rimodellati, aggiornati per adattarsi alla lingua giapponese.

Ora...la cosa sarebbe un po' più lunga da spiegare (considerando che solo su questo si basava l'infernale esame di lingua classica..), ma sostanzialmente è così:

1. le persone parlano, e vogliono esprimere in forma scritta concetti semplici (ricordate quando all'asilo disegnavate il sole in cielo, le rondini, la mamma ed un grande cuore rosso? sono partiti tutti da lì.)
Iniziano quindi a disegnare l'oggetto di cui stanno parlando:
 





















Il carattere lentamente viene semplificato da un disegno ad un insieme di tratti standardizzati.
Ovvia l'associazione tra numeri in caratteri (che da qui in poi chiamerò "kanji", letteralmente "carattere cinese") e numeri romani: I, II, III e 一, 二, 三...notate nulla? ^^

2. Si presenta il problema di rendere concetti più complessi, come "riposare" o "amare".
Si fa quindi ricorso all'unione di due caratteri più semplici che, uniti in un solo grafema, portino il fruitore ad arrivare al significato finale: "donna+figlio"="amare", "uomo+albero"="riposo".
(oh come si vede che l'immagine l'ho disegnata io....U_U)











3. Nascono quindi anche caratteri che presentano un altro tipo di unione: sono costituiti da una parte che segna l'ambito di significato del carattere, e da un'altra parte che viene impiegata solo per la sua lettura.
Il carattere di "battere", per esempio, è composto dalla mano (prendere a manate qualcuno? ^^) e dalla bocca. La bocca non è impiegata per il suo significato, ma semplicemente per il fatto che "bocca" e "battere" si pronunciano nello stesso modo! (gli omofoni sono MOLTO frequenti in cinese)

Quindi......
....quindi....
...mi sono persa. Stavo studiando...e...mi sono trovata a scrivere qui...

Ah, sì...era per dire che sto studiando sia cinese che giapponese, che sono due lingue diverse, e che sto facendo tanta confusione. (chissà perchè ho iniziato a parlare dell'origine della scrittura...)

Che altro posso dire?
...mi rimetto a studiare?

giovedì 17 febbraio 2011

GIAPPONE - una foto al giorno SHODO (書道) LA VIA DELLA CALIGRAFIA

 ..da quanto non inserivo delle foto del Giappone?
Queste sono...sì.. sono le foto dell'ora di lezione di scrittura che la scuola ci ha molto gentilmente offerto durante un giorno di vacanza.
Sulla lavagna si possono vedere (forse) scritti a pennarello la parola shodō (書道) che significa proprio "l'arte della calligrafia"o "la via della calligrafia".
Per intenderci, è lo stesso 道 "do" di judo, kendo...non me ne vengono in mente altri... U_U
Scritto in "grassetto", sulla destra, c'è "umi", la parola che andremo a scrivere sui fogli e...beh...lascio al video per sapere l'aneddoto su quella parola!







Qui di nuovo abbiamo i fogli con stampato "umi", la parola che andremo a copiare. Per ogni postazione possiamo vedere che ci sono:
  • shitajiki (下敷き) un tappetino che serve per assorbire l'inchiostro in eccesso e va posizionato sotto al foglio su cui scriviamo.
  • bunchin (文鎮) la barretta di metallo fermacarta
  • kami (紙) la carta
  • fude (筆) il pennello


Nella cultura tradizionale, l'inchiostro non si trova certamente dentro a boccette di plastica, ma...in forma solida, in barrette. Generalmente è composto da una miscela di fuliggine di legno resinoso o olio vegetale (pino, olio di colza, ecc.), colla animale, sostanze vegetali profumate (muschio, canfora, ecc.) e numerosi additivi finalizzati a fornire sfumature cromatiche particolari.
La sua preparazione per l'applicazione avviene sciogliendolo tramite lo strofinamento nell'acqua che viene versata nella pietra-calamaio.

Qui si possono intravedere ancora i rami fioriti estremamente decorativi e...basta.
Chissà perchè ho fatto sta foto.

A lezione iniziata e dopo l'arrivo di un Alessio (il ragazzo con i pantaloncini a quadri) in ritardo..
Davanti a lui la parola "sakura", fiore di ciliegio. Davanti a me il kanji di samurai (di cui credo non serva dare traduzioni degne del Collado).

Alessio mostra con orgoglio il suo "ninja", con a sinistra il nome "Alessio" in caratteri katakana.
(prima o poi mi metterò a fare una lezione di giapponese..).

 Mathieu-san in perfetta seduta...chissà come fa..U_U

Il mio "ninja".. qui iniziavo a capire come bisogna giocare con il pennello!
(oddio...tracciare i segni tenendo il pennello perpendicolare al foglio..non muovendo il polso, ma l'intero avanbraccio...)

 Qui stiamo ancora scrivendo "samurai", con l'insegnante che scrive sul foglio di un Alessio molto perplesso.. (aveva appena fatto una macchia delle dimensioni di un buco nero sul foglio precedente, la sensei ha preso il comando..)

Tutti che mostrano con orgoglio il carattere di "ninja"!

La classe del corso estivo in posa.
In prima fila abbiamo la Kubota-sensei (la più giovane e urlatrice del gruppo), la segretaria che ci ha salvato la vita più e più volte, il preside e..ehm...un'altra insegnante sconosciuta!

IO e il mio "ninja"

La classe "sparaflashata" e Mathieu che appare come un fantasma dalla sinistra... O_O