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giovedì 5 maggio 2011

Orata limone e finocchietto

 Per le orate al forno..no...
Per l'oratA al forno:
  • orata, la mia era immensa (tra l'altro..stavolta è stata battezzata Jane)
  • olio
  • limone
  • aglio
  • sale
  • vino bianco
  • semi di finocchio
  • finocchietto selvatico
 Molto semplicemente vado a farcire l'orata con due fette di limone e del finocchietto.
La ricopro con il finocchietto selvatico. Per essere sicura di non perderlo per strada, l'ho legato con dello spago da cucina.
Poi mi ricordo di non aver messo il sale.
Maledico la mia memoria, slego lo spago, tolgo il finocchietto...
La spolvero di sale (si può pure abbondare, l'orata ne assorbirà da sola la giusta quantità) e riassemblo il tutto..

 Cospargo di semini di finocchio, dispongo le fette di limone e l'aglio in camicia attorno al pesce e verso un filo d'olio e un bicchierino di vino.
 In forno a 200 gradi il pesce ci è stato per più di 40 minuti...ed ancora non era ben cotto.. Vi consiglio quindi di controllare periodicamente all'attaccatura della "testa" con un coltello per saggiare se il pesce è pronto. Con un'orata minuscola, dovrebbe bastare mezz'ora.
 Una volta tolta dal forno sarà semplice eliminare pelle e lische..
..e servire l'orata già pronta a tavola!
(a destra gli sgombretti e sopra la loro salsa al rosmarino)

venerdì 18 marzo 2011

Il tamarindo

 Il tamarindo..
quando ero piccola, il mercoledì andavo con mia nonna in campagna dai suoi fratelli. Mia nonna ed una sua sorella facevano le pulizie...io.. gironzolavo a caccia di mosche, esploravo il campo di mais, ingozzavo le galline di cibo, mi coccolavo i cani...e mi facevo terrorizzare dallo zio Silvio.
I due ricordi più vividi che ho di lui sono:
  • lui che si avvicinava con la forbice facendo finta di tagliarmi i capelli
  • lui che mi offriva del "tamarindo", godendo della mia espressione confusa
Così, quando l'altro giorno ho visto questo pacchettino con scritto "tamarindo", non ho saputo resistere alla tentazione e l'ho comprato. La pasta all'interno è una mattonella di polpa buccia e semi (sì, semi..anche se c'è scritto che i semi non ci sono..)..ed è estremamente acida. Estremamente.

Ho quindi cercato delle ricette per poter riciclare questa cosa..
E ne ho trovata solo una.. -_-'
ORA..io la ricetta la inserisco, per onor di cronaca.. Ma la sconsiglio.. Personalmente non mi è piaciuta e la salsa giace inconsumata in frigo.. ^^'
 Allora.. si prende la mattonella..(150g)
 La si fa bollire in 400 ml di acqua
 ed al bollore..
 la si toglie dal fuoco e la si lascia raffreddare coperta!

Si prepara quindi un miscoglio di cumino e finocchio, precedentemente tostati.
 una volta raffreddato a sufficienza spremiamo il composto con le mani, per amalgamarlo all'acqua e poi lo passiamo in un colino per separare buccia e semi.
 Aggiungiamo alla polpa di tamarindo 80 grammi circa di zucchero di canna e portiamo il composto ad ebollizione. Quando il composto bolle aggiungiamo del sale, del peperoncino e le spezie macinate finemente.

La salsa è pronta quando vela il cucchiaio.
Si conserva in frigorifero.













Ricetta presa da: http://fiordopale.blogspot.com/2010/02/salsa-agrodolce-di-tamarindo-imli.html