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venerdì 10 settembre 2010

Due giornate di esame..

Giorno 1. Martedì 7 settembre.
Arianna prende la macchina, e va a Favaro.
Da Favari prende il 4 ed arriva a Venezia.
Trova la Sara e tale Enrico per strada.
Alle 14, prova scritta. ("solo un foglio fronte-retro?? e niente traduzione???")
Alle 18 è già a casa, si è fatta la doccia e sta leggendo per la prima volta i role-play da presentare all'esame orale del giorno dopo.

Giorno 2. Mercoledì 8 settembre.
Arianna parte da casa alle 7, sempre in macchina.
Parcheggia al capolinea di Favaro e vede il 19 che parte da Marcon arrivare, fare fermata e ripartire.
Subito dopo parte pure il 19 che era fermo al capolinea.
E pure il 4.
"mapppppork.." ed inizia l'inseguimento...
Salita sull'autobus (che il conducente aveva fermato alla vista di altra gente correre verso il mezzo) inizio a ripassare..
Scendo a Venezia ed inizio ad andare verso San Basilio, notando il cielo sempre più grigio...
Fermata da Majer per recuperare un paio di croissant.
Arrivata davanti alle aule-magazzini noto qualcosa di diverso dal solito.
Era una modesta barchetta a vela..
[il Royal Clipper, ossia il meraviglioso veliero da crociera più grande del mondo..]
 ormeggiato a pochi metri da me.
Inizia la contemplazione del suddetto, seguita da qualche silenzioso insulto nei confronti dei fortunati passeggeri-turisti che si affrettano sulle rampe in entrata al veliero.
Le imprecazioni si susseguono anche mentre tento di trovare un varco tra le macchine per poter accedere alla zona universitaria: se solo avessero evitato di mettere parcheggi dovunque, a favore di un mini-passaggio pedonale....
Mi porto davanti all'entrata delle aule, ed inizia a piovicchiare. "che culo", il primo pensiero.
La sede di San Basilio è costituita da 3 ex magazzini, di cui solo uno di proprietà della nostra adorata università. L'edificio in sè è una costruzione di dimensioni notevoli, e dalla struttura particolare.

Difatti, ogni aula ha un accesso primario solo dall'esterno. Ossia "se piove, stai sotto la pioggia".
E ieri pioveva a dirotto.

Nessuno ha previsto una tettoia esterna per gli studenti sfigati che devono aspettare che
delle maledettissime liste vengano appese alla porta dell'aula.
Ma d'altronde...dopo:

aule con posti a "limitata" [leggesi "nessuna"] visibilità causa pilastri di sostegno..


e gli amatissimi bagni, apparentemente progettati da un neozelandese ubriaco.. [l'unica cosa che hanno di buono è il coso lì in basso a destra...]


..ma...sto divagando..









sostanzialmente...dalle 8, ora in cui sono arrivata io..alle 10 passate, ora in cui sono arrivate le prof..E' successo il finimondo.
L'acqua scrosciava giù da ogni dove e per terra c'era uno strato di parecchi centimetri che si increspava con il vento, formando tutta una serie di onde..
La gente in arrivo, soprattutto dimentica dell'ombrello, sembrava avesse deciso di fare un tuffo in piscina con i vestiti addosso. Tuoni spaventosi. Gente che lamentava di aver visto i fulmini da vicino, in laguna. Infiltrazioni.
Maglione bagnato. Freddo. Qualcuno annuncia l'acqua alta..
E poi? si apre l'aula 0C. E una MAREA di gente ci si fionda dentro. Troppi, per essere solo quelli del giorno prima. E si scopre che la gente ammassata in quell'aula..è la studentanza di almeno 4 o 5 esami...
Ora dico io... Ma con tutte le aule che c'erano..proprio nella stessa dovevano convogliare tutti gli studenti?!!
Ed in piedi, lì, così, la testa inizia a girare e mi ripeto: "se svieni ora finisci sui piedi di quel tizio che si sta strizzando i calzini..non puoi farlo.." e la ragazza che ho davanti, evidentemente una di quelle che l'ombrello non ce l'aveva al momento del bisogno, continua a spingermi addosso il suo zaino grondante di acqua piovana..
Esco, in preda alla disperazione -bagnata per bagnata..-e vedo le insegnanti.. *alleluia*
Cambiamo aula e..*perchè nessun altro si siede?* .....non mi importa, io mi siedo in prima fila, da sola...ormai non sto più in piedi...
E le professoresse iniziano a parlottare, spiegandoci il meccanismo dell'esecuzione.
Suzuki alla ricerca dei documenti.
Uemura seduta a redigere delle pratiche.
Yasuda al microfono: "forse non riusciremo a finire oggi.."
e subito un "EEEEEEEEEEEEEH?" riecheggia nell'aula..
e la faccia della Uemura, allibita, è visibile a tutti.
"io torno a casa, non resto qui fino a domani", dice.
e tutti pensano "sì, bella battuta...ma se ci provi, non ci torni viva a casa.."
Iniziano a leggere l'elenco dei nomi di chi ha passato la prova scritta..
"pezzato.." ..."hai!"...
...la Sara non è passata.......
ed ora che faccio?

Sinceramente non ho grandi ricordi di cosa abbia fatto in quelle due-tre ore che sono passate da quel momento, al momento dell'esame orale..
Ho intrapreso qualche discorso con alcuni sconosciuti..guardato le travi del soffitto dell'aula che perdevano riccioli di vernice.. Preso di nuovo in testa dell'intonaco...
ripassato? no.
Non ero in vena di farlo.. Una volta tanto ho provato ad improvvisare..
E finalmente è il mio turno.. La Uemura inizia a famri domande, non so nemmeno se rispondo coerentemente, e diverse volte mi chiede di ripeterle a voce più alta quello che sto dicendo..
Iniziamo il role-play..
*purururu*
"hai..moshimoshi, Kotobuki gaisha desu."
...eh?
perchè l'insegnante mi guarda male?
ah..no.ok...
ha sbagliato a darmi le consegne e si aspettava una frase diversa...
E tenta pure di farmi cadere in un paio di tranelli...brava prof... ù_ù
Dopodichè...mi da il voto... "ti tolgo un punto per la naturalezza"
*cazz...è un esame, come faccio ad essere naturale?!!?!?!!" ç_ç
..vabè....almeno ora posso dormire..

[...col c***o!!!! alle 10 devo essere dal dentista!!!!! T_T]

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