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domenica 22 luglio 2012

Giapponostalgia...


Post nostalgico ispirato dal pranzo di un paio di giorni fa...

Ebbene sì: gli ONIGIRI (おにぎ) si possono trovare pure qui da noi, preparati secondo criteri assurdi, con ripieni improbabili e ingredienti molto diversi da quelli originali...per non citare pure l'italianizzazione del nome in oniGHIri...

(ok..qui sto diventando un po' troppo puntigliosa, visto che la sillaba è pronunciata diversamente nelle due lingue e che scriverla come "ghi" in italiano permette la corretta lettura della parola....ma.. insomma.. L'italianizzazione del cibo giapponese è proprio totale..)

Critiche a parte... che cos'è un onigiri? ^^

Sostanzialmente si tratta di una polpetta di riso.
Una polpetta di riso a volte leggermente salato (solitamente ci si sporca la mano di acqua e sale al momento di formare la suddetta polpetta...e ciò lo rende differente dal riso per sushi, che è miscelato a diversi ingredienti tra cui anche l'aceto. Onigiri ≠ sushi.), a volte ripiena, a volte arrotolata o parzialmente coperta di alga nori, a volte arrotolata in un qualche condimento, a volte rotonda, a volte ovale, ed a volte con il riso miscelato ad altri ingredienti.
Chiaro?

No?

Ricominciamo da capo.:

L'onigiri è:
  •  una polpetta di riso.
    (..fin qui ci siamo, no?)
  • una polpetta di riso che i Giapponesi mangiano sin dall'11° secolo.
    (o forse anche da prima, chissà..)
  • una polpetta di riso solitamente in forma triangolare.
    (anche se le mie escono sempre sferiche.....)
  • una polpetta di riso che può essere riempita con ripieni pressochè infiniti.
    (tra i più comuni l'umeboshi, il tonno -a volte con maionese-, il salmone, le uova di salmone marinate nella salsa di soia...)
  • una polpetta di riso accompagnata da una striscia o un foglio di alga nori
    (che va assolutamente attaccato al riso solo al momento della pappa, cosicchè non si inumidisca e perchè impedisca all'onigiri di appiccicarsi alle dita di chi lo sta mangiando)
La versione "da supermercato" di questo cibo è quella che vedete nelle immagini:
qui a sinistra il formato più impegnativo, con tanto di quesito da settimana enigmistica (il riso e l'alga sono impacchettati separatamente e solo aprendo la confezione nel modo corretto si possono unire perfettamente senza mai doverli toccare.......serve che racconti il disastro che ho fatto la prima volta?)

Il ripieno di salmone (come tutti gli altri tipi di ripieno) viene inserito a polpetta già formata dal macchinario e proprio per questo, gli onigiri industriali erano originalmente malvisti: tradizione vuole che il ripieno venga appoggiato su uno strato di riso e poi ricoperto con un secondo strato, prima di premere e modellare il tutto in una polpetta.
Qui una confezione mista di omusubi (altro nome per gli onigiri) al gusto maionese. Da sinistra:
  • sea chicken- mayo (tonno in scatola. Credo -e spero- la curiosa nomenclatura derivi dal nome di una marca..)
  • tarako- mayo (uova di pesce)
  • sake- mayo (salmone, con pepe nero)
Per questi tre...non ho la minima idea del gusto.
Devo ammettere che mi è capitato spesso di non sapere che cosa stessi mangiando....
Qui si possono ammirare due esemplari rotondi (a metà prezzo perchè ormai vicini alla scadenza... Cosa non si fa per risparmiare..).
Quello di sinistra è ricoperto di tofu, quello di destra mescolato ad un particolare -e gommoso- tipo di alga.
Qui delle polpette vere e proprie di tanti bei colori diversi (sì, di nuovo non ho idea di cosa io abbia mangiato..).

...e per concludere, il tipo più strano di onigiri assaggiato: l'onigiri grigliato!

Nessun ripieno, nessun gusto particolare, ma solo una croccante (..dura.) crosta creata dal calore della piastra.

La prossima volta...magari le istruzioni per prepararli? ^^

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