quando ero piccola, il mercoledì andavo con mia nonna in campagna dai suoi fratelli. Mia nonna ed una sua sorella facevano le pulizie...io.. gironzolavo a caccia di mosche, esploravo il campo di mais, ingozzavo le galline di cibo, mi coccolavo i cani...e mi facevo terrorizzare dallo zio Silvio.
I due ricordi più vividi che ho di lui sono:
- lui che si avvicinava con la forbice facendo finta di tagliarmi i capelli
- lui che mi offriva del "tamarindo", godendo della mia espressione confusa
Ho quindi cercato delle ricette per poter riciclare questa cosa..
E ne ho trovata solo una.. -_-'
ORA..io la ricetta la inserisco, per onor di cronaca.. Ma la sconsiglio.. Personalmente non mi è piaciuta e la salsa giace inconsumata in frigo.. ^^'
Allora.. si prende la mattonella..(150g)
La si fa bollire in 400 ml di acqua
ed al bollore..
la si toglie dal fuoco e la si lascia raffreddare coperta!
Si prepara quindi un miscoglio di cumino e finocchio, precedentemente tostati.
una volta raffreddato a sufficienza spremiamo il composto con le mani, per amalgamarlo all'acqua e poi lo passiamo in un colino per separare buccia e semi.
Aggiungiamo alla polpa di tamarindo 80 grammi circa di zucchero di canna e portiamo il composto ad ebollizione. Quando il composto bolle aggiungiamo del sale, del peperoncino e le spezie macinate finemente.
La salsa è pronta quando vela il cucchiaio.
Si conserva in frigorifero.
Ricetta presa da: http://fiordopale.blogspot.com/2010/02/salsa-agrodolce-di-tamarindo-imli.html
Ma il tamarindo che roba è? Sarebbe quella pianta che in dialetto è chiamata "tamariso" (con la s aspra di casa) e che cresce anche in laguna? O_o
RispondiEliminati dirò....non ne ho la più pallida idea!!! O_O
RispondiEliminaNo, non cresce in Italia, sembra una grossa leguminosa che contiene sotto una buccia sottile una densa gelatina, oltre che i semi.
RispondiEliminaSi può trovare nei negozi etnici ben forniti, oppure in mattonella come nel racconto, o sotto forma di sciroppo da diluire nell'acqua come l'Erba.
Acidulo gradevolmente e buonissimo, dissetante.