(niente a che vedere con l'enciclopedia della Curcio ed i suoi piatti a base di burro, maionese, tuorli d'uovo e tanto tanto tanto sfarzo casalingo, ma..)
Si tratta di una torta dalla consistenza strana (una pastafrolla montata? una torta paradiso compatta??) che viene cotta già tagliata, servita inondata di zucchero a velo e farcita di marmellata. Che ve ne pare?
La preparazione è decisamente semplice e fool-proof (ossia..."a prova di idiota"! XD)
Ingredienti per la torta:
- 125g burro
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
- 75g zucchero
- 2 uova
- 125ml olio (io preferisco usare quello di arachidi, mentre mia nonna mette sempre quello d'oliva perchè le piace sentirne il sapore..)
- 450g farina autolievitante (nel mio caso farina normale e lievito per dolci..)
- 125ml di marmellata di albicocche
- zucchero a velo
Inizio mescolando il burro -ammorbidito-, lo zucchero e l'essenza di vaniglia.
Quando il burro è cremoso..
...aggiungo le uova intere, una alla volta...
...e le incorporo al burro.
Aggiungo quindi l'olio a filo, come se stessi montando una maionese.
Abbandono quindi la frusta ed aggiungo la farina ed il lievito.
Ottengo quindi un impasto molto simile alla pastafrolla (come si può notare dal leccapentola infilzato nel mezzo è piuttosto compatta!).
Uso una teglia rettangolare di circa 20x30 cm e la imburro, andandola poi a foderare con carta forno.
Sono stata davvero brava a foderarla, quindi inserisco la foto due volte.
Sì, sì. Sono proprio brava ad incartare le cose... :3
(modestia a parte.)
Porto l'impasto nella teglia a cucchiaiate..o meglio...a pezzi.. e lo stendo aiutandomi con la spatola.
Con un coltello divido l'impasto in tanti quadratini, facendo ben attenzione a non tagliare la carta forno.
Una volta cotto per circa 20 minuti a 180°, il dolce vi apparirà così: dorato sui lati e con i segni dei tagli ancora ben definiti.
Rovescio il dolce per lasciarlo raffreddare più velocemente ed appiattirne la parte superiore..
..e lo divido in tanti cubetti, seguendo le linee pre-esistenti. Io...ho "eliminato" anche i bordi...e... Beh, domandatevi che fine hanno fatto.. ^^'
Divido ogni panetto caldo di torta a metà e lascio raffreddare completamente.
Accoppio le metà di ciascun panetto, per non fare confusione, e mi accorgo che il conto non torna.
Il panetto, dallo stomaco, corregge il cervello facendogli capire che nessuno sa quanti erano i panetti all'inizio, e che lui sta molto bene lì...assieme ai bordi della torta.
Spalmo una delle due metà con della marmellata (poca, o non si riesce a mangiare il bocconcino senza vedere le due metà scivolare in direzioni opposte..) e la accoppio con l'altra metà. Cospargo con lo zucchero a velo e servo.
Ho provato anche a farcirli con della crema (tipo...kinder paradiso!), ma il risultato è fallito: buonissimi, certo...ma..la crema scivolava fuori da tutte le parti! :S
Per chi se lo stesse chiedendo: no.
non sono rimasti solo questi rettangolini alla fine della preparazione.
Ce n'erano altri due o tre su un altro piattino.
(e tanti nel mio stomaco, lo ammetto.. Q_Q)
Nessun commento:
Posta un commento